"23 morti dopo vaccino Covid". La Norvegia: "Niente allarmismi"

Milena Baroni
16/01/2021
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In Norvegia, registrati finora 23 decessi riconducibili al vaccino.


A renderlo noto è la Norwegian Medicines Agency (NoMa): è importante osservare che si tratta di persone anziane e fragili che avevano ricevuto nei giorni precedenti il vaccino Pfizer-BioNTech. Lo ha specificato il medico capo del NoMa, Sigurd Hortemo.

La valutazione condotta suggerisce che reazioni avverse comuni ai vaccini a mRna, come febbre e nausea, possono avere contribuito a un esito fatale in alcuni pazienti fragili.

Una delle spiegazioni per questi decessi offerte dalla Norwegian Medicines Agency è il basso numero di soggetti over 85 coinvolti nei trials. Durante i test pare non siano stati fatti studi su pazienti over e fragili, instabili e con malattie in fase acuta.

Il caso ha destato clamore in Norvegia. La notizia si è diffusa rapidamente anche all'estero. L'agenzia di stampa Bloomerg ha intrpellato il Norwegian Institute of Public Health sui decessi dei 23 anziani e la risposta è stata chiara.

Per pazienti con più grave fragilità, anche gli effetti collaterali relativamente lievi dei vaccini possono avere gravi conseguenze. Per coloro che hanno comunque una vita residua molto breve, il beneficio del vaccino può essere marginale o irrilevante.

In sostanza, il Norwegian Institute of Public Health sottolinea come per gli anziani in età molto avanzata è irrilevante l'efficacia del vaccino, soprattutto nei pazienti particolarmente fragiie. Per loro, anche gli effetti collaterali più blandi ben noti possono avere conseguenze tali da condurre alla morte. Questa conclusione è arrivata dopo l'autopsia di 13 dei 23 pazienti deceduti per "associate alla vaccinazione anti-Covid".

L'esame ha evidenziato proprio l'incidenza letale dei comuni effetti collaterali nei pazienti in età molto avanzata, che presentavano gravi fragilità connesse proprio all'anagrafica.