Covid-19 e incertezze, binomio indissolubile?
La pandemia ha creato dubbi e incertezze su molti aspetti della nostra vita quotidiana, incrementando timori e ansie.
Il Coronavirus ha portato scompiglio nelle nostre vite. I paesi, i governi, le città, e soprattutto le persone, sono state trascinate in un vortice di incertezze e soluzioni abbozzate, per tentare di arginare i problemi legati alla pandemia. Si è raggiunto un nuovo livello di incertezza, connesso alla preoccupazione per la possibile esposizione al virus e non solo.
Ci spaventa anche l’accesso alle cure mediche, la sicurezza del lavoro e le conseguenti stabilità economica, disponibilità di cibo e attrezzature per la casa.
Gli ultimi mesi, ci hanno destabilizzato a livello mentale, obbligandoci ad adattarci alle titubanti linee guida dei governi.
Negli ultimi nove mesi, la parola "incertezza" è comparsa ripetutamente nelle notizie e nei social media di tutto il mondo. Questa condizione ha causato confusione e stress, e ha reso meno chiaro come agire in determinate situazioni. Ognuno di noi è stato protagonista di storie particolari, anche se, alcuni di noi si sono più angosciati più di altri.
Psicologi e professionisti della salute mentale sono impegnati come mai prima d’ora, a causa di questa prolungata esposizione ad alti livelli di incertezza. Si registrano, infatti, aumenti significativi nei disturbi mentali come ansia, attacchi di panico, sbalzi d’umore, stress post-traumatico e disturbi alimentari o ossessivo-compulsivi. Una grossa percentuale di popolazione si dice "soffocata" da dubbi e timori.
