Covid-19: la variante inglese potrebbe dominare in america entro marzo
Secondo un nuovo report il ceppo britannico del virus potrebbe diventare quello predominante negli USA entro un paio di mesi
La nuova variante, conosciuta come B.1.1.7 è stata rilevata già in 10 degli Stati Uniti, per un totale di 76 casi. Non molti casi per il momento ma, la capacità di diffusione di questa variante del virus rispetto alle altre varianti, potrebbe far incrementare i contagi secondo un report dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC).
La variante inglese di per sé non presenta rischi maggiori a livello di patologie ma, più diffusione significa anche più ricoveri e di conseguenza più decessi. I vaccini faranno il loro lavoro e ridurranno a lungo andare il diffondersi dei contagi ma non prima che la nuova variante diventi a tutti gli effetti quella predominante.
L'aumento della trasmissione di SARS-CoV-2 potrebbe minacciare le risorse sanitarie, richiedere un'attuazione estesa e più rigorosa delle strategie di salute pubblica e aumentare la percentuale di immunità della popolazione
Le parole degli autori dello studio, che ribadiscono i concetti fondamentali per prevenire la diffusione di B.1.1.7: mascherine, distanziamento e rispetto delle quarantene. Secondo il modello creato dai ricercatori l'effetto massimo dei vaccini si avrà quando i contagi del nuovo ceppo saranno già in diminuzione, pertanto è fondamentale rispettare le norme di sicurezza basilari.
La previsione di massima diffusione, dopo una rapida crescita nei primi mesi dell'anno, è stata individuata in marzo con un tasso di prevalenza dello 0.5% e una capacità di trasmissione, rispetto alle altre varianti, superiore del 50%.