Covid-19, perché alcuni pazienti sono più gravi di altri?

Redazione
20/12/2020
la-notizia-covid-19-perche-alcuni-pazienti-sono-piu-gravi-di-altri.jpg
Envato Elements Stock Photos

Perché alcuni pazienti con Covid-19 raggiungono fasi più critiche di altri? Un team di scienziati identifica i geni legati al rischio.


C'è ancora tanto che non sappiamo sul Covid-19, ma gli scienziati continuano a studiare e compiere passi avanti. Un team internazionale di ricercatori dell'Università di Edimburgo nel Regno Unito ha rilasciato un nuovo studio, riportando otto sequenze genetiche più comuni nelle persone che hanno sviluppato casi gravi di Covid-19. La scoperta non solo aiuterà a sviluppare nuovi farmaci e terapie, ma può già indicare i farmaci esistenti per aiutare i pazienti gravemente malati.

Abbiamo scoperto nuove e altamente plausibili associazioni genetiche con casi critici di Covid-19 [...] Alcune di queste associazioni portano direttamente a potenziali approcci terapeutici.

Perché alcune persone con Coronavirus non hanno sintomi e altre si ammalano gravemente? La risposta è nei geni.

Lo studio pubblicato su Nature parla chiaro. I ricercatori inglesi hanno studiato 2.244 pazienti con Covid-19, in condizioni critiche, provenienti da 208 unità di terapia intensiva nel Regno Unito. Il loro DNA è stato sottoposto a uno studio di associazione "genome-wide" (GWAS): le varianti genetiche sono state analizzate per determinare associazioni a tratti specifici. Lo studio ha rilevato otto sequenze genetiche più comuni e confrontato le informazioni genetiche con quelle di individui sani.

Sono emerse alterazioni in cinque geni del DNA umano che potrebbero giocare un ruolo importante nei casi più gravi di Covid-19.

La lettura può rilevarsi ancora incerta e complessa, ma la scoperta è importante per trattare i casi più gravi e per lavorare su nuove terapie e farmaci. Dall’ampia ricerca emergono alterazioni in cinque geni del DNA umano che potrebbero giocare un ruolo nelle forme più gravi di Covid-19. I geni individuati, espressi in sigle, sono IFNAR2, TYK2, OAS1, DPP9 e CCR2. Nel caso del gene TYK2, nello specifico, la ricerca dimostra che una sua alta espressione potrebbe essere pericolosa, mentre una riduzione della sua attività potrebbe essere protettiva.

Le persone che producono più enzima TYK2 sembrano essere più a rischio di sviluppare forme gravi di Covid-19.

Kenneth Baillie, genetista presso l'Università di Edimburgo e autore principale dello studio pubblicato su Nature, conferma che è importante superare l'enorme complessità del sistema immunitario umano per trovare le leve più giuste per migliorare la condizione dei pazienti più gravi.

La bellezza della genetica è che può prevedere gli effetti che un farmaco potrebbe avere [...] abbiamo trovato geni che sono direttamente rilevanti dal punto di vista terapeutico.

Baillie conferma che, come nella setticemia e nell’influenza, nei casi più gravi di Covid-19, il sistema immunitario umano causa un danno ai polmoni, attivandosi contro il virus con una risposta eccessiva e dannosa per l’organismo stesso.