Qualità dell’aria in ufficio: un fattore determinante per la sicurezza
In questi lunghi mesi di pandemia le richieste per sistemi di ventilazione all’avanguardia sono decuplicati
Il dilagare di Covid-19 durante il 2020 ha portato ad una aumento di richieste, da parte dei datori di lavoro proprietari di uffici, di miglioramento per i sistemi di ventilazione, riscaldamento ed aria condizionata (HVAC).
Il canadese Raefer Wallis, esperto mondiale di qualità dell’aria all’interno degli edifici, ha affermato:
Le richieste per il mio lavoro sono decuplicate durante quest’ultimo anno dato che, prima di diventare smartworkers, molti impiegati lavoravano in uffici privi di finestre apribili e, pertanto, il sistema di ventilazione diventa un fattore determinante ai fini di una qualità dell’aria elevata.
Tantissimi impiegati, probabilmente a turno, torneranno a lavoro nei loro uffici durante il 2021 e ciò significa dover apportare le dovute migliorie ai sistemi HVAC, non solo per quanto riguarda il Covid ma anche per evitare il diffondersi dei germi più comuni che possono causare un semplice raffreddore. La maggior parte di questi sistemi sostituiscono completamente l’aria di un edificio in un arco di 30 minuti, ora l’obiettivo è di raggiungere il ricambio totale nella metà del tempo.
Quella dei miglioramenti della qualità dell’aria e dei rispettivi sistemi di ventilazione è una cosa da prendere molto sul serio.
Afferma la psicoterapeuta Danielle Sandler:
Molti dipendenti non tornano alle loro postazioni in ufficio da più di 8 mesi, mai come prima d’ora abbiamo riscontrato tanta ansia nei lavoratori. È necessario che per questo motivo le aziende siano particolarmente sensibili ai bisogni dei propri dipendenti e che siano in grado di garantirgli la sicurezza che meritano sul luogo di lavoro.