Usare lo smartphone al buio? È meglio non farlo!
Si passa una sempre più di tempo di fronte a PC e smartphone e ad età sempre più giovani.
Negli ultimi anni è cresciuta esponenzialmente la quantità di tempo che le persone trascorrono davanti ai propri schermi (PC, tablet, smartphone) e, con un processo inversamente proporzionale, si è decisamente abbassata l’età degli utenti. In Spagna, ad esempio, il 33% dei bambini ha avuto esperienze con un dispositivo elettronico già prima dei 3 anni di vita. Il dato è preoccupante, soprattutto se si pensa che le implicazioni a lungo termine di questo fenomeno non sono ancora chiare.
Certo è che la sempre maggiore presenza di dispositivi, soprattutto mobili, nelle nostre vite ha contribuito a far passare come 'normale' questa propensione.
Le indicazioni da parte delle autorità sanitarie non sono chiare in merito alla questione. Da una parte, si tende a scoraggiare l’uso dei dispositivi al di sotto di una certa età (2 anni). Dall’altra, si incoraggia ad un uso sempre più precoce per preparare i giovani ad una vita sociale e lavorativa sempre più digitale.
Il rischio è che si perdano alcune sane abitudini, come praticare attività fisica, e aumentino abitudini malsane.
Il rischio è che si perdano alcune sane abitudini, come ad esempio praticare sport o leggere libri, e si incrementino abitudini malsane come il consumo di "cibo spazzatura". Un altro preoccupante fattore rilevato è connesso ai disturbi del sonno: è ormai noto che la luce blu degli schermi che ci tiene più attivi.
Dobbiamo prepararci ad una vita sempre più digitalizzata, senza dimenticare uno stile di vita sano.
Dobbiamo prepararci ad una vita sempre più digitalizzata, senza dimenticarci di mantenere uno stile di vita sano, seguendo poche semplici regole. Ad esempio, è fondamentale ridurre le ore di utilizzo dei dispositivi elettronici, evitandone l'uso prima di dormire o durante i pasti, ed integrare con attività fisica o con una buona lettura e, soprattutto, evitare che i più piccoli si avvicinino troppo presto alla "vita digitale".