Variante delta: la lotta contro il Covid-19 si fa ancora più dura

Andrea Maggioni
25/06/2021
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Pixabay

La lotta al Covid-19 non si ferma mai, la nuova variante "delta" è ormai diffusa in 100 pesi nel mondo ed è una grave minaccia agli sforzi fatti per eliminare il virus.

Si sta diffondendo rapidamente la nuova variante delta del SARS-CoV-2, attualmente è presente in 100 paesi e, in alcuni di essi, rappresenta più del 20% dei nuovi casi registrati, rischiando di diventare così la variante dominante.

Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases, durante un briefing della Casa Bianca ha esortato le persone che ancora non si sono vaccinate a farlo e ha dichiarato:

La variante delta è la più grande minaccia negli sforzi per eliminare il Covid-19 ma la buona notizia è che i vaccini saranno probabilmente efficaci nel contrastarla. Abbiamo gli strumenti, quindi usiamoli e annientiamo l'epidemia.

Nel frattempo, si vocifera già di una "variante della variante", portata all'attenzione degli esperti da parte dell'India. È stata nominata delta plus e avrebbe subìto un'ulteriore mutazione che la renderebbe ancora più trasmissibile. Gli scienziati, però, hanno dichiarato che è troppo presto per fare ipotesi e trarre conclusioni su questo tipo di variante.

Variante delta: cos'è?

Identificata per la prima volta in India a ottobre 2020, la variante delta (B.1.617.2) è stata definita come "variante preoccupante" dall'organizzazione mondiale della sanità (OMS) a maggio 2021. Fa parte di un gruppo di 4 varianti definite preoccupanti ed elencate dall'OMS: alfa (la variante scoperta per la prima volta nel Regno Unito), beta (scoperta per la prima volta in Sud Africa) e gamma (scoperta per la prima volta in Brasile).

Questa variante ha subìto 10 mutazioni che hanno causato il cambiamento della proteina spike del virus, quella che afferra e invade le cellule, secondo i CDC. Queste piccole mutazioni all'interno del genoma di un virus possono avere un forte impatto sulla sua trasmissibilità e virulenza.

Mike Ryan, direttore esecutivo del programma per le emergenze sanitarie dell'OMS, ha dichiarato:

La variante delta è più veloce e più in forma, eliminerà i più vulnerabili in modo più efficiente rispetto alle varianti precedenti e, quindi, se ci sono persone rimaste senza vaccinazione, rimangono ancora a rischio.

Diffusione

Sono almeno 92, i paesi, dove la variante delta si è diffusa con certezza. Nel Regno Unito rappresenta oltre il 90% dei casi registrati, il 20% negli Stati Uniti e probabilmente arriverà a sostituire la variante alfa come dominante entro un breve lasso di tempo, essendo molto più trasmissibile di alfa, che aveva impiegato solamente un paio di mesi a diventare la variante dominante.

Trasmissibilità

Delta, rispetto ad alfa che è più trasmissibile del 50% in confronto al virus originale, sembra avere il 60% di trasmissibilità in più. Si sta diffondendo con più rapidità nelle contee degli Stati Uniti dove meno del 30% della popolazione è stato sottoposto al vaccino.

Letalità

I dati, provenienti da Regno Unito e Scozia, rivelano che un individuo avrebbe il doppio delle probabilità di essere ricoverato in ospedale se venisse infettato dalla variante delta rispetto alla variante alfa ma, nonostante sia stato stabilito che delta è più trasmissibile, non si hanno dati a sufficienza per dichiarare che causi una malattia più grave.

I primi dati suggeriscono che la variante delta è associata a una maggiore gravità della malattia, come riflesso dal rischio di ospedalizzazione.

Le parole di Fauci durante il briefing.

Vaccini: funzionano davvero contro la variante?

Le persone sono state incoraggiate a vaccinarsi in tutto il mondo, alti tassi di vaccinazione ridurranno le possibilità che le varianti abbiano il tempo di mutare e di produrre varianti ancora più trasmissibili o gravi.

Per quanto preoccupante sia questo ceppo delta, per quanto riguarda la sua iper-trasmissibilità, i nostri vaccini funzionano.

Ha detto Rochelle Walensky, direttore del Center for Disease Control and Prevention (CDC).

I ricercatori della Public Health England hanno scoperto che il vaccino di Pfizer è efficace per l'88% contro la malattia sintomatica causata dalla variante delta, rispetto a circa il 93% della variante alfa. Allo stesso modo, il vaccino di AstraZeneca è efficace al 60% contro la variante delta rispetto al 66% della variante Alpha.

Per molti altri vaccini non ci sono ancora abbastanza dati disponibili ma, Moderna avendo una composizione simile a quella di Pfizer dovrebbe risultare similarmente efficace, tuttavia non sono stati rilasciati dati sulla risposta di Moderna o Johnson & Johnson contro la variante delta.

I russi, del vaccino Sputnik V, hanno dichiarato con un tweet del 15 giugno che il loro vaccino è più efficace contro la variante delta rispetto a qualsiasi altro vaccino in circolazione ed hanno presentato i loro risultati di ricerca ad una rivista internazionale.

La variante delta rappresenta un grave minaccia per tutti quei paesi che hanno scarsa disponibilità di vaccini, come molti paesi dell'Africa, dove meno del 5% della popolazione è stata sottoposta al vaccino.

Mentre il numero di casi è in calo, negli Stati Uniti ci sono ancora aree, principalmente quelle con bassi tassi di vaccinazione, che sono a rischio di epidemie localizzate. C'è un pericolo, un pericolo reale, che se c'è una persistenza di riluttanza a farsi vaccinare si potrebbero verificare picchi localizzati. Tutto questo è totalmente e completamente evitabile vaccinandosi.

Ha dichiarato Fauci.

Delta plus: è davvero ancora più pericolosa?

Delta plus, o AY.1, è stato segnalato per la prima volta in un bollettino di Public Health England l'11 giugno.

Al 16 di giugno, delta plus è stata identificata in 11 paesi. Sarebbero almeno 197 i casi segnalati, di cui 83 solamente negli Stati Uniti.

Il ministero della salute indiano ha annunciato, il 23 giugno, una quarantina di casi della variante delta plus, una sottolinea della variante delta che presenta una mutazione extra già vista in un'altra variante preoccupante.

Si tratta della mutazione definita K417N, presente anche nella variante beta, che sembra essere più resistente all'effetto del cocktail di anticorpi monoclonali utilizzati nel trattamento del virus.

Più trasmissibile di qualsiasi variante nota, delta plus, si lega più fortemente ai recettori delle cellule polmonari rispetto alle altre varianti e potrebbe essere meno suscettibile al trattamento con anticorpi monoclonali effettuato sui pazienti infetti.

Il dott. Jeremy Kamil, virologo del Centro di scienze della salute della Louisiana State University a Shreveport, ha invitato, però, a mantenere la calma ed ha dichiarato:

È troppo presto per trarre conclusioni su questa variante.
Vorrei mantenere la calma.
Non credo che l'India, o chiunque altro nel mondo, abbia rilasciato o accumulato dati sufficienti per distinguere il rischio dal delta plus come più pericoloso, o preoccupante, rispetto alla variante delta originale.